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Percorso della funivia tra Alagna e Zermatt
Dieci chilometri di funivia, da Champoluc e dal Cervino a Zermatt, tra Italia e Svizzera, nel cuore delle Alpi, sono l'anello mancante per creare uno dei più grandi stazioni sciistiche del mondo, con cinque valli collegate, 38 cime intorno ai 4.000 metri e, in totale, oltre 580 chilometri di impianti.
Lo scorso dicembre, lo studio di fattibilità è stato consegnato a Monterosa Spa e a un comitato di sviluppo che riunisce un conglomerato di interessi economici che sostengono il progetto.
Nei prossimi mesi spetterà alla Regione Valle d'Aosta esaminare il dossier e, in caso di recensione positiva, procedere allo studio di impatto economico e ambientale e, infine, al progetto esecutivo.
Il collegamento tra l'area del Cervino-Matterhorn e quella del Monte Rosa è un'aspirazione storica per unire il sud e il nord delle Alpi e darebbe vita a una delle più grandi aree montane, che abbraccia due nazioni, aperta a sciatori, sportivi e viaggiatori in generale.
L'intervento necessario per realizzare il tratto di collegamento mancante costerebbe circa 75 milioni e rappresenterebbe uno dei più importanti investimenti infrastrutturali per la Valle d'Aosta, strategico in termini di impatto, come lo è stato quello della Skyway del Monte Bianco, con una ricaduta su almeno 5,5.000 persone di lavoro e la capacità di fungere da volano per la diversificazione stagionale del turismo d'alta quota.
L'elemento centrale del progetto è la costruzione di una funivia tra Alagna e Zermatt che collegherebbe cinque valli: Valtournenche, Val d'Ayas, la valle di Gressoney, la valle di Alagna e la valle di Cervinia e diversi altri comprensori: Zermatt in Svizzera, Cervinia-Valtournenche, Champoluc, Gressoney e Alagna.
Un unico impianto, quindi, in grado di collegare in trenta minuti i comprensori Cervino Ski Paradise e Monterosa Ski, collegati - con gli sci ai piedi - e con un totale di 75 impianti di risalita.
Il sindaco di Alagna, Roberto Veggi, precisa che "l'impianto non è pensato solo ed esclusivamente per lo sci. Al contrario: è prima di tutto uno strumento per collegare diverse valli alpine e unire due aree già esistenti. In città si costruiscono metropolitane per spostarsi più velocemente, in montagna funivie".
Il sistema sarebbe smontabile, senza una nuova pista da sci a valle, ma con un'area per il freeride, e richiederà un anno per la progettazione definitiva e due stagioni estive per i lavori.
Monterosa
Tra gli aspetti più significativi, la possibilità di creare nuovi flussi dalla Svizzera e nuove opportunità per il turismo estivo, legato ai sentieri e alla mountain bike, oltre alle ricadute positive per chi vive in Alta Valle, con una riduzione dei tempi di percorrenza rispetto all'auto.
Una nuova nevicata registrata questo fine settimana, permette di affrontare questi primi giorni della prossima settimana con neve primaverile. Domenica prossima, 28 aprile, la stagione sciistica sarà definitivamente chiusa.
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